INTERVISTA A PIETRO COLUCCI SU RADIO 24

Pietro Colucci, presidente e amministratore delegato di Kinexia, società quotata attiva nel settore delle Fonti Rinnovabili, interviene alla trasmissione radiofonica “Nove in punto”, di Radio 24 del 17 ottobre 2012

Il tema della trasmissione è stata la bozza del nuovo piano  Energetico Nazionale varata dal Consiglio dei Ministri, il nuovo documento mette riparo a un buco di anni nella nostra programmazione legislativa. Analizzando inoltre se questo documento sana, in maniera significativa, almeno alcuni dei punti per cui abbiamo un mix energetico che è molto lontano dall’essere ottimale.
Nel documento di una cinquantina di pagine, si pianificano anche investimenti per 180 miliardi di Euro da qui al 2020; sia  nella green economy, che  nei settori tradizionali e pone il 2020 come orizzonte di riferimento e pone obiettivi anche più ambiziosi (tant’è vero che nell’agenda si pone come obiettivo di l’abbattimento delle emissioni di gas serra superando quindi gli obiettivi europei per l’Italia che erano pari al 18%).
Ne parliamo con Pietro Colucci

 

Oscar Giannino: dott. Colucci cosa ne pensa di questo documento? Quali i vizi e i difetti ma anche i pregi?

Pietro Colucci: Il primo fatto positivo è senz’altro che esiste il documento! Ricorderà infatti che, proprio dai microfoni di questa radio qualche mese fa, ci auguravamo che il governo intervenisse per riparare a un danno oggettivo, cioè quello di camminare in un settore così importante e strategico per il Paese a vista, ovvero senza un piano che datava ormai vent’anni. Fatta questa premessa, il fatto che il governo oggi, in così pochi mesi, si sia preso la briga di mettere mano ad un aspetto così importante dal punto di vista strategico, è senz’altro un merito che gli va riconosciuto. Anche l’utilizzo della consultazione pubblica è un metodologia assolutamente innovativa rispetto al passato; è pur vero che lascia aperti i varchi rispetto a chi verrà ascoltato nella realtà e quali suggerimenti verranno poi effettivamente adottati e trasformati in operazioni, ma sicuramente è una novità assolutamente inconcepibile per il Paese.
Su questi aspetti bisogna dare atto che c’è un cambiamento di passo. E’ chiaro che noi abbiamo vissuto, citando il vecchio adagio che dice “una visione senza un piano è un sogno, un piano senza una visione è un incubo”: noi siamo stati anni con tanti Piani… ad esempio solo sulle Fonti Rinnovabili: il famoso 20 20 20 di Kyoto poi ripreso dall’Europa, che era considerato il piano sulle rinnovabili, poi il piano del gas che doveva sostituire il petrolio, anzi prima di quello il post-referendum sul nucleare di Chernobyl e, infine, il piano del nucleare l’anno scorso con cui il governo, maldestramente, tentò di inserire l’ennesimo piano senza dare una visione globale d’insieme. Quindi, quello era senz’altro un incubo; oggi il rischio è quello, ed entrando nel merito del documento, di avere una visione senza un piano.
Oggi si dice “questa è l’indicazione che vorremmo dare”, un indirizzo strategico, quando però non lo si declina in una serie di attività e una serie di azioni concrete nel realizzare questi obiettivi, ovviamente, brancoliamo di nuovo nel buio.
Ci sono due aspetti, sul tema delle rinnovabili, su cui il dente è scoperto perché il quinto conto energia ha creato tante polemiche in questi anni e anche come dicotomia rispetto al nucleare è stato uno dei life motive del referendum che poi l’ha abolito.
Si parla dell’incremento del consumo di energia da fonti rinnovabili che dovrebbe arrivare addirittura al 36/38%. E’ chiaro però che, se abbiamo 330 terawatt/ora di consumi l’anno e oggi siamo al 25% e dobbiamo arrivare al 38% sono 13 punti percentuali: significa 45 terawatt/ora in 8 anni e quindi bisogna marciare con 3/4  gigawatt di installazione nuove di rinnovabile all’anno.
Se il Governo ha stabilito che, per l’eolico danno 500 megawatt, invece ha sempre viaggiato con circa 1 gigawatt l’anno e per il fotovoltaico ancora meno, la domanda è: come facciamo ad arrivare alla scadenza del 2020?

 

L’obiettivo nel nuovo documento, in sostanza, è stringente: “tornare ad investire”. Ci è stato dato un falso segnale pochi mesi fa quindi … è corretto?

Pietro Colucci: Non vorrei che il rischio sia arrivare al 2020 e poi trovare qualcuno che dica “la completa liberalizzazione non è opportuna… ha fatto meglio qualcun’altro rispetto a voi… rivediamo gli obiettivi….”.
C’è un indicatore che potrebbe aiutare a capire: la riduzione dei consumi energetici stringe la forbice; se i terawatt/ora annui si riducessero per effetto della crisi e dell’efficienza energetica, che è il grande progetto su cui la stessa Confindustria ha puntato con un grande piano che prevedeva un milione di nuovi posti di lavoro e centinaia di investimenti nei prossimi anni, allora i consumi potrebbero stringersi e la percentuale dei rinnovabili potrebbe aumentare indipendentemente dalle nuove installazioni; ma ciò non può essere in un tempo così breve!
A livello Europeo, Germania e Olanda stanno facendo la road map al 2050 ma la maggior parte dei Paesi lavorano in ottica 2030: otto anni, nel mondo delle infrastrutture, sono dietro l’angolo!
Pensare di trasformare l’Italia in un sub hub del gas realizzando riclassificatori in 8 anni, dove dopo 11 anni British Gas ha lasciato il paese perché non è riuscito a fare quello a Brindisi, è una follia o almeno, è l’effetto annuncio. Bisogna poi confrontarsi con una realtà che quando parla di infrastrutture coinvolge operatori, banche, amministrazioni comunali e provinciali; in questi 5/6 mesi che mancano alla fine della legislatura, riusciranno a cambiare il titolo quinto che è quello che toglie la legislazione statale e la trasferisce alle regioni, con tutti i diritti di veto che hanno? Sappiamo che la risposta è negativa, quindi anche questo è un effetto annuncio.
Quindi, benissimo il piano, benissimo l’idea, benissimo il metodo ma maggiore scetticismo, o almeno la richiesta di maggiore concretezza al Governo sul piano che dovrà seguire questo annuncio.

INTERVISTA A PIETRO COLUCCI SU RADIO 24ultima modifica: 2012-10-22T12:43:49+02:00da pietrocolucci
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