Il tema delle semplificazioni torna in primo piano in Parlamento.
Il Governo Monti sta infatti ripensando al Disegno di Legge sulle semplificazioni bis, l’erede del “Decreto Semplifica Italia”, e alla possibilità di convertire questo secondo pacchetto per lo snellimento di molti adempimenti per le imprese in un decreto legge, in modo da velocizzarne il percorso parlamentare.
Il ministro dell’ambiente Clini condivide la speranza che i tempi di approvazione di tale decreto siano rapidi ed evidenzia come tale legge sia un’opportunità per il Parlamento di liberarsi del peso
delle lobby e fare pulizia di un sistema che nel corso degli ultimi 20 anni ha condizionato la politica.
Questo pacchetto prevede una serie di semplificazioni per le imprese; esse infatti, solo in termini di obblighi burocratici in materia di sicurezza sui luoghi di lavori, costano circa 4,6 miliardi.
Da questa constatazione nasce la volontà di delineare una serie di alleggerimenti che riguardano, tra l’altro, la semplificazione delle comunicazioni con l’Inail, il Dure (che passerebbe da 90 a 180 giorni), la possibilità di cancellare il «Duvri» e le semplificazioni sulle autorizzazioni ambientali.