Pietro Colucci e il mercato legato alla sostenibilità ambientale

Nel corso di un’intervista rilasciata alla rivista Nuova Finanza nel mese di febbraio, Pietro Colucci ha parlato della situazione relativa agli investimenti nel settore della tutela ambientale. Il primo punto affrontato è quello riguardante i suddetti investimenti in un periodo di profonda crisi come quello che sta vivendo attualmente il nostro Paese. Secondo il Presidente di Kinexia, attivo da oltre trent’anni all’interno del settore, le aziende da sempre tendono a ridurre gli investimenti ambientali nel corso dei periodi di crisi anche se, nella maggior parte dei casi, tale strategia si dimostra molto deleteria perché spinge le società, nel tentativo di mantenere bassi i relativi costi, ad aprirsi ad illegalità come, solo per citarne alcune, lo smaltimento illegale di rifiuti, delle acque civili, di quelle industriali e delle emissioni in atmosfera. La naturale conseguenza di queste azioni è un minimo vantaggio economico per le aziende ma che arreca un enorme danno per la collettività in generale. Per tentare di arginare questa pratica, il Presidente Pietro Colucci, in collaborazione con l’Alta scuola di formazione dell’Università Cattolica, sta tentando di istituire uno specifico tavolo di confronto comprendente dieci importanti società quotate, l’Abi, attiva nel settore del rating e Borsa Italiana per favorire l’introduzione dei parametri Esg – Environment social governance, tra quelli attualmente presenti nell’assegnazione dei rating aziendali, in modo da creare anche una sorta di tutela ai concessionari del credito, poiché le aziende che investono in presidi ambientali correttamente rappresentano una minor possibilità di rischio.

Il Presidente prosegue l’intervista commentando l’accordo sugli obiettivi climatici da raggiungere entro il 2030, visto da molti come un traguardo irraggiungibile poiché i singoli Stati sono privi di vincoli, e il tutto rischia di essere solamente un’aspirazione. Nonostante questa preoccupazione, gli eventi in passato hanno già dimostrato che tutto ciò è invece possibile, poiché anche in precedenza gli obiettivi stipulati sono stati abbondantemente raggiunti e, in molti casi, addirittura superati. In più viviamo in un momento storico in cui, oltre alla volontà dei singoli Governi europei, anche i singoli cittadini e consumatori sono orientati verso un netto miglioramento delle qualità della vita e stanno acquisendo sempre maggiore consapevolezza delle potenzialità del settore Green.

Per concludere, l’imprenditore, prendendo come esempio l’accordo stipulato tra Innovatec e Pastificio Divella per la realizzazione di un impianto fotovoltaico ed interventi di efficienza energetica, sostiene come il mercato legato all’efficienza energetica si stia espandendo sempre più, e continuerà a farlo in maniera esponenziale nei prossimi anni non solo in Italia ma anche all’estero. Sempre parlando di Innovatec viene infine affrontato il tema legato all’emissione dei cosiddetti Green Bond, strumento non ancora certificato e classificato che ad oggi rappresenta solamente un patto formale per destinare le risorse ricevute nella creazione di progetti ed infrastrutture verdi; infatti anch’essi sono destinati a crescere notevolmente in futuro, soprattutto considerando che le banche, in particolare quelle italiane, non investono più in questo comparto nonostante sempre più investitori scelgano di destinare una parte delle proprie risorse in tali progetti.

Pietro Colucci e il mercato legato alla sostenibilità ambientaleultima modifica: 2015-03-10T15:11:14+01:00da pietrocolucci
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